Testimonianza Alessandro Alemanno 2014

Alessandro Alle Emozioni, soprattutto a quelle forti non ci si abitua mai.

O almeno a me succede questo ormai da quattro anni, da quando partecipo come ogni anno a giugno, alla Fiaccola della Pace.

Manifestazione Sportiva-Religiosa che precede il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto e che fa benedire la Fiacciola al santo Padre il mercoledi' per poi portarla a piedi a Macerata e prendere parte integrante del Pellegrinaggio.

Quest'anno come se non bastasse le emozioni dell Fiaccola decido di partecipare al Pellegrinaggio.

S i parte alle 22,00 dopo la celebrazione della Messa allo stadio Helvia Recina, che come ogni anno stracolmo di persone puntualmente accoglie la Fiaccola con canti e gioia.

Mi aspettano 8 ore di cammino, di notte poi, se non ci fossero passione e fede tutti questo puo' sembrare una cosa impossibile, ed invece vi assicuro che non lo e' affatto, vi assicuro che in queste 8 ore non si cammina ma si vola, per come passano veloci.

Io alterno a momenti di stanchezza altri di felecita' e gioia, accompagnate spesso da qualche lacrima nell'ascoltare le toccanti testimonianze di alcuni fedeli, che con coraggio e orgoglio raccontano le proprie storie a lieto fine.

Alle 06,00 del mattino si arriva a Loreto, io ho l'onore di portare la Fiaccola sul Santuario della Santa Casa di Loreto, sono in testa ad un fiume di persone che con il loro entusiasmo , la loro gioia e la loro fede non dimostrano assolutamente la stanchezza di 8 ore di cammino.

Strano? No vero, ma soprattutto bello!

Alessandro Alemanno 

 

 

   Testomonianza Andrea Negromonti 2011    

 Andrea 2011 Tonino,stasera mi ci sono messo d'impegno e ti ho buttato giu'quello che e' stato per me "la Fiaccola della Pace". Ti premetto che in Italiano non sono mai andato bene ,quindi tira tu le conclusioni.......

"La Fiaccola della Pace"?....All'apparenza una pesante torcia simbolica!!!! Dietro, un'avventura ricca di mille sfaccettature, nuove esperienze e tante emozioni.

Ho preso parte a quest'avventura quasi per gioco, sapendo che avrei dovuto correre tot kilometri al giorno insieme ad altre persone per completare le tappe giornaliere.Correre, che per me e' un'occasione per star bene, e' un'occasione di piacere e di aggregrazione con altre persone. Dico grazie a Primo per avermi concesso di conoscere questo fantastico gruppo di persone ma soprattutto di aver potuto partecipare ad un evento di portata internazionale:la Fiaccola della Pace.

Di episodi ce ne sono stati tanti ma alcuni credo che li portero' con me tutta la vita.

Parlo dell'ingresso in Vaticano con quella divisa bianca e blu e quella Fiaccola in mano che ci contraddistinguevano dall'altro migliaio di persone intorno.Occhi puntati addosso pieni di ammirazione,stupore e meraviglia.Parlo della partenza da piazza S. Pietro insieme ai miei fedeli compagni di viaggio Riccardo e Matteo scortati dalla polizia e circondati da persone che fermavano il loro fare per regalarci un applauso, una fotografia o un semplice sorriso.Parlo dell'arrivo a Rieti in quel paesetto cosi caretteristico circondato da mura e mattoncini tanto particolari e caratterizzato dall'accoglienza di quel parroco veramente simpatico: Don Roberto.Parlo delle sensazioni provate nell'arrivo a l'Aquila davanti la casa dello studente:una citta' da film, una citta' come molti la chiamano, Fantasma, dove a distanza di piu' di un anno ancora si e' capaci di rivivere la possibile tensione di quel momento tragico. Parlo della sensazione che mi ha attraversato il corpo vedendo, poco dopo Antrodoco, su una casetta sperduta di campagna una signora affacciarsi in lacrime al nostro passaggio. Parlerei di molte altre cose ma questo non deve essere un riassunto della mia esperienza ma solo una raccolta di alcuni aneddoti che spero di rivivere e arricchire con le esperienze future insieme a quel fantastico gruppo di persone che mi ha accompagnato e sostenuto lungo il perorso. Ed e' cosi che si e' arrivati al traguardo::Helvia Recina-Macerata. L'ingresso allo stadio, il momento tanto atteso e di cui si e' parlato quasi sempre durante il nostro peregrinare. Mi e' rimasta impressa la frase di Tonino:"a distanza di tanti anni ancora proviamo i brividi all'ingresso dello stadio"E' bellissima questa cosa perche' fa capire con quale spirito ognuno di voi si dedica a questa avventura mettendo impegno e anche tanto sacrificio.Alcune gocce di pioggia del nostro ingresso, come a rinfrescarci dalle energie spese lungo il percorso,e poi l'ingresso. Per me e stato il black-out totale, correvo, mi guardavo intorno,tanti flash, la gente che applaudiva, la gente che cantava,la gente di mille colori, e uno stadio stracolmo.Il giro dei 400 metri non terminava mai. Come e' strana questa cosa.... e di colpo la fiamma del braciere per far capire ai tanti pellegrini dello stadio che il pellegrinaggio Macerata-Loreto stava avendo inizio.

                                                                                                                                                    Andrea Negromonti